E ora lanciamoci nell'immane sforzo di comprenderla.
Stai, stella stai su di me, questa notte come se
fosse lei, fosse Dio, fosse quello che ero io
Polaroid, stella stai, dolce vento di foulard visto mai, visto mai
che mi sospiri di più, che mi sospiri di blù.
fosse lei, fosse Dio, fosse quello che ero io
Polaroid, stella stai, dolce vento di foulard visto mai, visto mai
che mi sospiri di più, che mi sospiri di blù.
Quello di paragonare la donna amata a degli astri è un cliché tipico della letteratura fin dalle sue origini e anche quella della donna-angelo che sublima l'essenza religiosa del poeta (fosse Dio) è una cosa già sentita...ma qui il grande interrogativo è un altro: perché LEI dovrebbe sospirare LUI di BLU? Uno sforzo di astrazione potrebbe spiegare il sospiro blu in virtù di una sinestesia ma resterebbe il mistero dell'improvvisa resa transitiva di un verbo intransitivo. Affascinante è invece l'immagine del vento di foulard che ci fa immaginare un foulard al collo di una donna che si libra sensualmente nell'aria. Peccato che questo effetto poetico non possa essere catturato dalla polaroid.
Stai stella stai come lei meno donna e un po' più gay
chi lo sa, tanto sei la mia stella, stella stai
corpo a forma di esse, dolce piede sul mio gas, quando
vo', quando sto,
per sospirarti di più per sospirarti di blù.
Sì sì sì sì sì sì.
stai stella stai finchè c'è nei suoi occhi un S.O.S.
chi mi dà brividi tipo quando al sole stai,
e la vuoi e ti vuoi e non dormiresti mai,
stella stai stella tu,
per sospirarti di più, eh eh
per sospirarti di blu, stai, stai, stai, stai, stai.
Generalmente mi propongo di approcciare a questi test con un certo rigore filologico ed esegetico ma il quarto rigo di questa strofa mi rende la cosa molto difficile: CHE COSA VUOLE STA POVERA RAGAZZA CHE PRENDE IL SOLE? E poi perché SI VUOLE? E' forse una citazione alla coeva canzone di Amanda Lear che abbiamo visto insieme qualche giorno fa? Mistero!!!
Colorando il cielo del sud
chi viene fuori sei tu, sei tu,
colorando un figlio si può
dargli i tuoi occhi se no, se no,
che torno a fare a questa porta,
voglio tenerti fra le mie
braccia, altrimenti torno a lei, lo sai,
per questo stella stai.
scivola scivola scivola scivola
scivola scivola scivola scivola
Se lasciamo da parte l'immagine molto enigmistica della donna che che appare colorando il cielo notiamo che il topos della coppia che immagina la prole effettivamente ha una sua forza espressiva...basti pensare alla gente che si è innamorata cantando "le nostri liti sui capelli e gli occhi immaginando un figlio/ tu disegnavi pure il suo profilo e poi strappavi il foglio". Sinceramente, però, mi turba l'enjambement testuale e la cesura musicale di le mie braccia (che da quasi l'effetto di un'amputazione).
Eh ciao Canadà te ne vai in bicicletta che non sa
darmi altro che guai ma ho bisogno anche di te
stella stai su di me, questa notte su di me .
stella stai stella tu
per sospirarti di più eh eh
per sospirarti di blù.
Se volessimo dare un'interpretazione letterale a questa strofa dovremmo immaginarci il Canada che inforca una bicicletta malandata mente l'autore è sovrastato (o cavalcato a voler essere maliziosi) da una stella che causa sospiri blu (che poi per molti è anche il colore delle erezioni). Sono certa però che tutto possa assumere un valore simbolico e ricevere un significato di senso compiuto, ma purtroppo non sono in grado di scoprirlo.