giovedì 15 maggio 2014

Episodio 8: STELLA STAI - Umberto Tozzi

Questo blog nato da poco ha suscitato, nel suo piccolo, diverse curiosità ma la domanda che mi è stata rivolta più spesso in questi mesi è stata : "COME FAI A TROVARE QUESTE CIOFECHE DI CANZONI?". Questo in realtà mi lascia perplessa perché nella maggiorparte dei casi si tratta di canzoni che hanno segnato un'epoca o che comunque hanno avuto un certo successo...e questo mi porta a riflettere su quanto siano cambiati in questi decenni i gusti del pubblico e le loro aspettative nei confronti della musica leggera che, forse come poche altre arti, si fa portavoce di una certa sensibilità collettiva.



Ma ad attraversare imperturbabile ed imperturbato tutti i decenni caldi del trash c'è lui:  l'uomo che lavora piano con la mano, l'uomo che si trucca un po', l'uomo che abbraccia le donne che stirano cantando... UMBERTO TOZZI. La canzone che vi propongo oggi è Stella Stai...canzone-tormentone dell'estate 1980, manifesto di innovazione linguistica e sperimentazione musicale ma anche di innovazione musicale e sperimentazione linguistica. Ascoltiamola.


E ora lanciamoci nell'immane sforzo di comprenderla.

 Stai, stella stai su di me, questa notte come se
fosse lei, fosse Dio, fosse quello che ero io
Polaroid, stella stai, dolce vento di foulard visto mai, visto mai
che mi sospiri di più, che mi sospiri di blù. 

Quello di paragonare la donna amata a degli astri è un cliché tipico della letteratura fin dalle sue origini e anche quella della donna-angelo che sublima l'essenza religiosa del poeta (fosse Dio) è una cosa già sentita...ma qui il grande interrogativo è un altro: perché LEI dovrebbe sospirare LUI di BLU? Uno sforzo di astrazione potrebbe spiegare il sospiro blu in virtù di una sinestesia ma resterebbe il mistero dell'improvvisa resa transitiva di un verbo intransitivo. Affascinante è invece l'immagine del vento di foulard che ci fa immaginare un foulard al collo di una donna che si libra sensualmente nell'aria. Peccato che questo effetto poetico non possa essere catturato dalla polaroid.

Stai stella stai come lei meno donna e un po' più gay
chi lo sa, tanto sei la mia stella, stella stai
corpo a forma di esse, dolce piede sul mio gas, quando
vo', quando sto,
per sospirarti di più per sospirarti di blù.

Purtroppo non ho vissuto gli anni '80 (se non per qualche mese in cui comunque non ero particolarmente recettiva) ma da quello che mi sembra di ricavare dalle canzoni dell'epoca, posso dire che o erano degli anni di profondi introspezione legata alla sfera dell'identità sessuale oppure si era capito che il monosillabo "gay" poteva essere facilmente usato come riempitivo nella costruzione di un verso. Altrimenti molte cose non si spiegano. Molto affascinante invece il fatto che la sinuosità del corpo femminile assuma proprio la forma di una S che percorre in maniera allitterante tutto il testo. (anche un po' a caso devo dire).


Sì sì sì sì sì sì.
stai stella stai finchè c'è nei suoi occhi un S.O.S.
chi mi dà brividi tipo quando al sole stai,
e la vuoi e ti vuoi e non dormiresti mai,
stella stai stella tu,
per sospirarti di più, eh eh
per sospirarti di blu, stai, stai, stai, stai, stai. 

Generalmente mi propongo di approcciare a questi test con un certo rigore filologico ed esegetico ma il quarto rigo di questa strofa mi rende la cosa molto difficile: CHE COSA VUOLE STA POVERA RAGAZZA CHE PRENDE IL SOLE? E poi perché SI VUOLE? E' forse una citazione alla coeva canzone di Amanda Lear che abbiamo visto insieme qualche giorno fa? Mistero!!!

Colorando il cielo del sud
chi viene fuori sei tu, sei tu,
colorando un figlio si può
dargli i tuoi occhi se no, se no,
che torno a fare a questa porta,
voglio tenerti fra le mie
braccia, altrimenti torno a lei, lo sai,
per questo stella stai.
scivola scivola scivola scivola
scivola scivola scivola scivola

Se lasciamo da parte l'immagine molto enigmistica della donna che che appare colorando il cielo notiamo che il topos della coppia che immagina la prole effettivamente ha una sua forza espressiva...basti pensare alla gente che si è innamorata cantando "le nostri liti sui capelli e gli occhi immaginando un figlio/ tu disegnavi pure il suo profilo e poi strappavi il foglio". Sinceramente, però, mi turba l'enjambement testuale e la cesura musicale di le mie braccia (che da quasi l'effetto di un'amputazione).

Eh ciao Canadà te ne vai in bicicletta che non sa
darmi altro che guai ma ho bisogno anche di te
stella stai su di me, questa notte su di me .
stella stai stella tu
per sospirarti di più eh eh
per sospirarti di blù.

Se volessimo dare un'interpretazione letterale a questa strofa dovremmo immaginarci il Canada che inforca una bicicletta malandata mente l'autore è sovrastato (o cavalcato a voler essere maliziosi) da una stella che causa sospiri blu (che poi per molti è anche il colore delle erezioni).  Sono certa però che tutto possa assumere un valore simbolico e ricevere un significato di senso compiuto, ma purtroppo non sono in grado di scoprirlo.


30 commenti:

  1. Cara Elisabetta Guido mi spiace comunicanti che hai scritto un sacco di paroloni ma...non hai capito nulla né di qs canzone né dell' atmosfera e la voglia di vita che ai respirava in quegli anni. D'altronde tu stessa hai detto di non aver vissuto i fantastici '80. Appunto: scrivete tutti di quello che sapete e se non lo avete vissuto documentativi meglio. Caspita! Commento per ogni strofa peccato che anche il significato è completamente travisato,non consono a ciò che si voleva provare a dire. Il fatto poi che venga inserita tra le canzoni brutte....ma da chi? Da chi non ha capito il vero spirito dell' epoca e dei significati? Ma per favore!

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    1. Condivido il pensiero di Jackal ... visto mai...

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    2. D’accordo con Jackal, se non si è vissuti i quegli anni, è improbabile riuscire a capire i significati delle canzoni.
      A me affascina molto l’aspetto di incomprensibile che c’è in testi come questo. L’alone di enigma è l’essenza stessa della canzone.

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    3. Sono d'accordo...se non si sono vissuti certi periodi, poi diventa difficoltoso dare una certa interpretazione. Io nel 1980 avevo 15 anni,e devo dire che era l'atmosfera diversa...e forse questa canzone era figlia di un periodo certamente e profondamente diverso da adesso.

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    4. Negli anni 80 la musica specie quella internazionale nei suoi testi spesso menziona atteggiamenti e orientamenti sessuali senza tabù... tozzi e stato uno dei primi in Italia a non avere remore nell'affrontare questi argomenti nelle sue canzoni...chi non lo sapesse collaborò con uno dei migliori autori di canzoni italiane.

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    5. Stella è un comune in Liguria nel quale nacque Sandro Pertini. In quella cittadina Tizzi conobbe una ragazza di nome Gloria alla quale dedicò una canzone... Fantasia?

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    6. La meraviglia di questa canzone per me non è tanto il testo quanto il sound molto punk rock e assolutamente unico nell Italia di quegli anni...non bisogna soffermarsi sul testo...questo credo abbia voluto trasmettere con questo pezzo assolutamente rivoluzionario e audace per gli italiani di quell epoca

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  2. Ciao :). Innanzitutto grazie per il tuo commento. Per il resto, terrei a precisare che questo post, come tutti quelli che puoi leggere nel blog, ha un taglio decisamente ironico -anche lo sfoggio di paroloni è finalizzato all'effetto parodico, d'altra parte - e che la maggior parte delle canzoni qui pubblicate a me piacciono moltissimo (il sottotitolo del blog è proprio Piccoli Capolavori Incompresi). Per quanto riguarda, nel dettaglio, Stella Stai ti rimando ad una bellissima discussione su un gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/709653539161732/?fref=ts (post del 20 luglio 2015)...gruppo creato da fan dello stesso Tozzi (e io sono fra questi) per tentare un'interpretazione di una canzone che fa scervellare da decenni. La mia è una personale palesemente ironica lettura. Sarebbe molto bello se tu mi dessi la tua. Davvero. :) Grazie mille per avermi letto.

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    1. Ciao. Non è una questione di bellezza o bruttezza delle canzoni ma piuttosto del " profumo" della sensazione che volevano trasmettere che allora era piena di curiosità, voglia di osare seppur sempre senza volgarità e a cui oggi si guarda con tanta nostalgia. Si trattava di un'epoca in fermento in cui la voglia di scoprire,sperimentare e quasi osare era veramente autentica,mai banale anche nel testo che può sembrare più stupido. Non ero e non sono una vera fan di Tozzi,in un periodo in cui ancora il rock anni 70 la faceva da padrone,si affacciavano queste canzoni " carine" che sentivi in spiaggia al juke box ma che tuttavia iniziavano a voler comunicare quasi in mezzo do sussurrato e ripeto,mai vlgare,la voglia di scoprire cose nuove che nessuno ancora osava dire. Uno dei primi usi,ad esempio,della parola " gay"ad indi are il desiderio di una donna più disinibita,nel caso,in netta contrapposizione con la donna classica delle canzoni d'amore che ci aveva a dir poco " ammorbato". Cosa che la parola" omosessuale " non solo non avrebbe reso ma avrebbe creato scandalo quasi sicuramente. Il velato accenno,come secondo esempio,ad un rapporto a 3 magari agognato ma mai esplicitamente descritto come succede oggi dove molti canali TV lo propinano anche ai bambini rendendo tutto banale,scontato e soprattutto fruibile da tutti. Ecco proprio questa mancanza di banalità e scontatezza rendeva tutta la scoperta ancora più "golosa" emozionante dove solo un " dolce vento di foulard" preludeva a ciò che sarebbe venuto dopo e ci faceva quasi assaporare il " profumo" della sensazione dell' emozione che sarebbe arrivata, contro il totale appiattimento di oggi relativo alla scoperta,all'emozione ed alla sensazione autentica dell' attesa e della cosa desiderata. Oggi che tutto è a portata di mano per tutti,che tutto si deve urlare sfrontatente quasi come 1 diritto,la voglia di sperimentare e di emozionarsi per questo non c'e' più. E non è la retorica spicciola di chi allora aveva 20 anni e oggi non li ha più... Credimi.
      P.S. mi ha fatto piacere. Ciao

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  3. bella disamina :)
    ho trovato il tuo sito proprio perché cercavo la data esatta di uscita di Stella stai (ricordavo il 1980 ma era per essere sicuri)... che ho inserito in una mia specie di "carrellata" o (biografia) sulle canzoni della mia vita!

    A propo di parole storpiate per suonare inglese, conosci Dune mosse di Zucchero?

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  4. Allora.. a parte i complimenti per l'articolo, molto divertente, vorrei condividere una cosa che ho appena scoperto: forse questa canzone è un plagio di una canzone latino-americana chiamata "Claridad" del gruppo "Menudo"
    I cantanti (se così si possono definire) Sudamericani accusano Tozzi di averla rubata e pubblicata un anno prima di loro!
    Sinceramente, non so quale versione sia la più inquietante

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  5. Veramente Claridad è la versione in Spagnolo di Stella Stai dello stesso Umberto Tozzi

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  6. Aggiungo che è stata scritta da Giancarlo Bigazzi, non uno a caso, ma tra i più bravi autori italiani

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  7. Perdonatemi..
    Sono un cantautore italiano,se pur non famoso,mi chiamo Roberto ed ho scritto circa 700 canzoni in 22 anni di carriera..
    Posso affermare che il testo di stella stai,purtroppo,è sempre stato abbastanza incomprensibile agli ascoltatori purtroppo..
    In ogni caso può darsi che l'autore Giancarlo Bigazzi abbia voluto descrivere situazioni molto personali senza dare esplicitamente un senso logico al testo,questo probabilmente a molti non è piaciuto..
    In ogni caso io stesso che ho sempre seguito Tozzi da anni,e facendo parte dello stesso mestiere di autore delle mie canzoni,posso dire che il testo è apparentemente incomprensibile,ma c'è comunque da scoprire se l'autore del testo abbia voluto esprimere tramite queste parole disconnesse in molti tratti dei versi,un suo specifico significato se pur non esattamente logico..
    Potrebbe essersi coperto dietro a parole implicite per non essere esplicito volgarmente,se il suo intento era quello di raccontare una storia a tema sessuale,il fatto è che resta incomprensibile alla gente purtroppo,approvo questa cosa.
    Tutte le parole del testo sono comprensibili,ma non hanno spesso un filo conduttore tra loro,un senso logico,che però ripeto,puo'darsi poteva essere compreso solo a lui nel vero significato e lasciando libera interpretazione all'ascoltatore..
    A meno che,in ultima analisi,posso pensare che Bigazzi mentre scriveva il testo fosse completamente ubriaco.
    In ogni caso,sto parlando solo da collega di Bigazzi per esperienza di oltre 20 anni di scrittura di canzoni di musica leggera italiana.
    Grazie a tutti.

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  8. Scusate, ho letto con interesse i vostri commenti e chiavi di lettura tutti validi con la disamina del testo, ma a nessuno è venuto in mente che il testo è formato da immagini a "flash"? La "Stella" in questione è poi la nostra buona stella che ci guida nel nostro cammino. E naturalmente si collegano perfettamente come un mosaico una con l'altra e con la bellissima melodia di Umberto!

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  9. Io invece propendo per un testo ad immagini a "flash" che si collegano perfettamente come un mosaico una con l'altra e la "Stella" in questione è la buona stella che guida ognuno di noi nel nostro cammino. Questo testo testo per di più, veste nel migliore dei modi la musica di Umberto!

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  10. L’autore parla alla sua forza di volontà (stella) affinché lo tenga lontano dalla persona che ha deciso di dimenticare

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  11. Ma le canzoni inglesi hanno spesso dei significati non logici ma emotivi e surreali. Ma Tozzi siccome faceva "canzonette" è sempre stato visto male. Ma la verità c'è dietro Bigazzi ed invito la gente a vedere su Wikipedia cosa ha scritto Bigazzi.

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  12. Ho tutti i dischi di Roberto

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  13. Definire una brutta canzone Stella Stai perché non si riesce a capire il senso del testo... beh, allora a parte le canzoni politiche e poche altre bisogna dire lo stesso di tutte le altre.
    Eppure questa "brutta" canzone fa ballare ed emozionare anche i giovani di oggi... chissà perché...

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  14. A distanza di decenni inserita nella colonna sonora di Spider-Man o ripresa dallo spot tormentone di tim cantato da Mina. Alla faccia della brutta canzone.

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  15. I critici di qualsiasi arte vorrebbero far passare la loro visione come l'unica verità, per fortuna ogni individuo è in grado di fregarsene e prendere quello che un brano musicale, un dipinto, una poesia ecc ecc può donargli in termini di emozioni quello che fa cagare a te per me può essere sublime.

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  16. I critici di qualsiasi arte vorrebbero far passare la loro visione come l'unica verità, per fortuna ogni individuo è in grado di fregarsene e prendere quello che un brano musicale, un dipinto, una poesia ecc ecc può donargli in termini di emozioni quello che fa cagare a te per me può essere sublime.

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  17. Io credo che la canzone sia riferita ad un rapporto con una donna transessuale. Probabilmente sono fuori strada, ma fateci caso...

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  18. Io ci trovo un vagone di significati....dipende con che cervello la ascolti...e non orecchie....io parlo di cervello.... Claudia....1976

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  19. Stella è un comune della Liguria,terra natale di Sandro Pertini. In quella cittadina Tozzi conobbe una ragazza di nome Gloria alla quale dedicò una canzone... Fantasia?

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