lunedì 24 agosto 2015

EPISODIO 15: MEGLIO TARDA CHE MAI -Goliardico

E' vero: non aggiorno spessissimo questo blog e so che questo renderà particolarmente difficile il raggiungimento del mio obiettivo di vita ossia guadagnarmi il pane ascoltando musica e recensendo le canzoni brutte che mi capitano tra gli auricolari. Ogni tanto, però, sento il bisogno psicofisico di condividere con voi trashisti alcune cose, ed allora eccomi: meglio tarda che mai! No, non è un errore di battitura, nè un'ammissione anagrafica della sottoscritta e neanche una storpiatura inconsapevole del noto e saggio adagio...è il titolo del pezzo a cui dedico questo 15esimo episodio, brano segnalatomi direttamente dal geniale autore Francesco Venturini, in arte Goliardico di cui vi consiglio il sito invitandovi ad approfondire testi quali "S'alsa" e "Siamo tutti maiali" veri e propri manifesti poetici della nostra epoca.




Intanto ascoltiamo "Meglio tarda che mai":



E ora analisi del testo:
Un bel giorno la voglio trovare
quella che mi fa battere il cuore
ma per ora va bene lo stesso
anche quella da una botta e via, di sesso
con gli amici la sera a ballare
in missione: si va a rimorchiare
mai una volta tornassero i piani
risultato: sempre soli come cani



Si parte con una riflessione sociologico-esistenziale: il mondo moderno ha abbandonato i valori di una volta e noi siamo sempre più inquinati dalla filosofia dell'usa&getta, del cotto&mangiato, della botta&via et simila e questo vale sia nello sfrenato consumismo delle merci che, purtroppo, nei sentimenti. Non ce la sentiamo più di investire emotivamente nelle nostre relazioni ed ecco che infarciamo la rubrica di numeri di trombamiche, mettiamo "mipiace" strategici sulle foto di ragazze seminude su facebook, andiamo a limonare selvaggiamente con una sconosciuta in discoteca. Purtroppo però non sempre i nostri progetti di una serata piccante vanno a buon fine ed in quel caso o ci si ferma a guardare una stella come faceva Dalla in Disperato Erotico Stomp oppure, meno poeticamente, ci si mette davanti al pc.


Meglio tarda che mai
meglio tarda che mai
gallina vecchia fa buon brodo
da troppo tempo non batto chiodo
meglio tarda che mai
meglio tarda che mai
se è un po' cadente va bè, pazienza,
compensa bene con l'esperienza


Ma il nostro geniale autore ci propone una valida alternativa. D'altronde lo diceva anche Ligabue che "chi s'accontenta gode...così così", ma bisogna essere disposti ad andare oltre i canoni di bellezza proposti dai media e magari anche dalla legge. In molti casi basta infatti ricordarsi che l'avvenenza è relativa e che se non risultiamo particolarmente attraenti per le nostre coetanee, la situazione potrebbe capovolgersi se le nostre avances si rivolgono a donne più adulte. Questa verità assoluta è incasellata in un settenario (meglio tarda che mai, appunto) contornato da perle di saggezza popolare :"gallina vecchia fa buon brodo" e "compensa bene con l'esperienza" . Aggiungerei a titolo di riflessione che, per restare in tema di massime,  si dice "moglie e buoi dei paesi tuoi" ma nessuno ha mai aggiunto "degli anni tuoi".

Tu ribatti: ma come, ma è un cesso
io non scenderò mai così in basso
fossi in te mi vergognerei tanto
vai con quella e te ne fai perfino un vanto
guarda amico, sarà pure vero
ma neanche ce l'avessero d'oro
se la tirano giovani e belle
e così che resteranno poi zitelle


Certo il rischio è che probabilmente vi ritroverete a che fare con piccoli inestetismi correlati all'età (qualche ruga, dentiere, vene varicose ecc) ma d'altra parte non è certo colpa vostra e neanche loro. Anche gli Squallor, nel pieno della loro riflessione sulla caducità della vita, cantavano "Ma 'o tiempo se ne va, dimane nun s' sa s'a mazza m' s'arrizza si nun t' car 'a zizza nun s' sa" (traduzione libera: il tempo fugge e il domani è incerto: non possiamo sperare che la mia virilità duri ancora a lungo e che il tuo seno continui a sfidare la gravità). Il nostro Goliardico ribadisce il concetto che bisogna godere delle proprie pulsioni finché la primavera della nostra vita ce lo consente anche a costo di soprassedere sul fatto che quando erano giovani loro c'erano ancora le mezze stagioni e i treni arrivavano in orario.


Mi sono messo il più bel vestito
stasera sento è la volta buona
tirato a lucido profumato
maschio latino che non perdona
puoi anche darmi dell'allupato
se vuoi fai pure, chi se ne frega
vedremo dopo chi è lo sfigato
chi di noi due si farà una...



Questa strofa carica dell'eccitazione dei preparativi per una serata intensa fa pensare alla tenerezza con cui Max Pezzali sistemava i suoi ambre-magique nella macchina che avrebbe ospitato Sabrina Salerno anche se nel caso di Goliardico è più probabile che si tratti di donne coetanee della Berti o della Laurito (donne incantevoli, tra l'altro). Comunque, come sottolinea il nostro amico, erede del Giannini di Sesso Matto, criticare non serve...soprattutto se si disprezzano queste bellezze d'annata per poi passare la notte tentando la fortuna su chatroulette.

domenica 10 maggio 2015

Episodio 14: TU CON LA MIA AMICA - Maria Grazia Impero

Sanremo è Sanremo, c'è poco da fare. Io lo guardo ogni anno e ogni anno seguo anche tutte le critiche e i pettegolezzi ad esso connesso, un po' perché credo che sia uno spaccato interessante del nostro Paese e un po' perché a febbraio non si ha molto altro da fare. Quello che ho notato in questi anni è che l'unica costante nelle edizioni degli ultimi 15 anni è la seguente critica: "EH MA NON DATE ABBASTANZA SPAZIO AI GIOVANI"...bene, è giunto il momento di difendere a spada tratta i vari direttori artistici della kermesse e lo faccio con un esempio folgorante.


 Edizione 1993, un pimpante Pippo Baudo dava molto spazio ai giovani, e sul palco dell'Ariston appariva lei, Maria Grazia Impero: animo rock, vestiti alla Jhon Wayne e movimenti alla Bruce Lee che balla il boogie-woogie, che gareggia con un testo scritto da Enrico Riccardi (autore - per Loredana Berté - di frasi del calibro di "non so il tuo nome ma è lo stesso/ti chiamo S.E.S.S.O" nel1974). Pensate che questo brano parve troppo anche alla sfrontata Loredana ma il suo autore non si arrese al rifiuto e aspettò pazientemente per vent'anni sognando un riscatto per la sua creatura. Beccatevela:


Se siete riusciti a guardare il video e a non avere crisi epilettiche o danni permanenti al sistema nervoso, mettetevi alla prova e leggete anche il testo:

Salto sul ciclomotore 
Per dirti non sei più il mio amore 
Calci sopra la porta 
Per dirti che io no, non sono morta 
Voglio sentirti guaire come un cane 
Che ha fame, che ha fame 

Si sa, donne e motori sono da sempre un'accoppiata pericolosa. Soprattutto se la donna in questione ha un movimento d'anca da far invidia ad Elvis e la grazia di Chuck Norris. Si sa anche che le relazioni spesso sono complicate e ci sono momenti in cui a portare avanti un litigio non bastano le parole, ma ci vogliono i calci sopra le porte. Di donne violente è piena la canzone italiana: dalla Pavone che dava una simpatica martellata in testa alla ragazza di J-Ax che c'ho fatto la lotta, ho una costola rotta, ma lei è qualcosa in più: lei è sadismo allo stato puro. Voglio sentirti guaire come un cane farebbe venire i brividi a Darth Vader.

Sento una morsa bestiale 
Io devo dirti sei un animale 
Tu non puoi chiudermi in gabbia 
Urlarti devo tutta la mia rabbia 
Guardami in faccia non sono una madonna 
Sono donna, hey sono donna 

La rabbia della donna assume connotazioni zoomorfe (il cane della strofa precedente, ma anche bestiale, animale, gabbia, rabbia) tutte in posizione rimica. L'autore dunque, insiste su questo paragone, quasi a volerci dire che il tradire la fiducia del partner in una relazione porta ad una disumanizzazione del fedifrago il che rappresenta un passo ulteriore rispetto alle posizioni di Jo Chiarello in Che brutto affare (Episodio 1) che si limitava a relegare il fidanzato birichino da super-man a man.

Tu con la mia amica 
La migliore amica mia, no, no 
Tu con la mia amica 
La migliore amica mia, no, no 
Lasciala stare 
Non la toccare e vieni qui, hey vieni qui
L'efferata rabbia della nostra Maria Grazia si spiega dal momento che il tradimento è duplice: come enunciato dal titolo sul traditore pesa l'aggravante "migliore amica di lei" il che rende automatica la solidarietà femminile con la povera ragazza, improvvisamente riusciamo a perdonarle l'ugola alla Ligabue degli esordi e capiamo persino il frenetico balletto che richiama alla menta le indimenticabili scene di Kill Bill Vs gli 88 folli o i peggiori video di zumba del nostro millennio.

Hula hula hoop, hula hula hoop 
Guardami 
Hula hula ho op, hula hula ho op 
Sentimi 
Hula hula ho op, hula hula ho op 
Pentiti 
Hula hula ho op, hula hula ho op 
Chiamami 

Ok, la musica italiana e internazionale ci ha da sempre propinato motivetti senza alcun senso, basti pensare al "trottolino amoroso du du da da da" di Minghi/Mietta, o ai damdadiamda di Irene Grandi o dei vari uakadì uakadù o wacciu wari wari...ma qui si esagera. Cioè... va bene il trash, va bene tutto...ma qui mi avvalgo del diritto di non commentare.

Io non so darmi più pace 
Le mani come artigli di un rapace 
Voglio graffiarti nei fianchi 
Bastardo come ce ne sono tanti 
Non mi chiamare angelo bruno 
Io non fumo, lo sai non fumo 

Questa strofa dovrebbe entrare nelle Antologie per le scuole: ha in sè assolutamente tutto e anche qualcosa in più: abbiamo l'attingere al lessico animale che abbiamo già spiegato (rapace); abbiamo la violenza fisica (graffiarti nei fianchi) e psicologica (la rima imperfetta fianchi/tanti); abbiamo la sottile critica all'universo maschile (bastardo come ce ne sono tanti), abbiamo l'intromissione nella vita di coppia con tanto di soprannomi dolci (angelo bruno) ma soprattutto abbiamo anche un interessantissimo dettaglio inerente alla condizione dell'apparato respiratorio della Impero. 
In conclusione mi sembra di ricavare da quest'ennesima esternazione della sofferenza umana, che le paturnie amorose possono essere davvero atroci. Purtroppo non ci resta che rassegnarci al fatto "che non si muore per amore è una gran bella verità" ma il problema nasce quando i superstiti si danno all'hula hula ho op!!!